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Lesioni della cuffia dei rotatori: riparazione open vs artroscopia – Vincenzo Guarrella

La lesione o rottura della cuffia dei rotatori è una patologia piuttosto frequente, visto che interessa i soggetti sopra i 60 anni in una percentuale che va dal 30 al 54% (ma può anche interessare soggetti più giovani), e  che causa dolore alla spalla unito spesso a debolezza e rigidità nel movimento.

Inaccettabile, per persone che spesso sono ancora in attività lavorativa o che comunque conducono una vita piuttosto intensa.

Purtroppo, una volta accertato che il dolore sia dovuto proprio ad una lesione della cuffia dei rotatori, e non ad altre patologie, l’unico modo per riparare la rottura è l’intervento chirurgico che consiste nel reinserire i tendini sulla testa dell’omero e, di conseguenza, nel ripristinare la funzione della spalla.

Per questo intervento chirurgico in passato si usavano tecniche con taglio, cosiddette a cielo aperto; successivamente le tecniche si sono evolute divenendo mini invasive e interamente artroscopiche, permettendo una riduzione della dissezione dei tessuti profondi, del sanguinamento e di alcune complicanze chirurgiche come le infezioni e la rigidità.

Quali le principali differenze e i relativi vantaggi?

Prima di tutto la tecnica artroscopica permette di eseguire l’intervento senza un grosso taglio (solo con  piccole incisioni di circa 1 cm ), senza dissezioni dei tessuti molli e con minor sanguinamento.

In mano ad un chirurgo esperto la durata dei due tipi di pratica operatoria è pressochè uguale (in media circa 50 minuti), mentre  la probabilità di incorrere in una ri-rottura della cuffia dei rotatori è maggiore se si è stati sottoposti a intervento a cielo aperto.

Il recupero della mobilità articolare avviene piu’ velocemente con la riparazione in  artroscopia anche se nel tempo, diciamo a distanza di 5 anni dall’intervento, non si riscontrano significative differenze.

Altrettanto a favore della tecnica artroscopica risultano i dati relativi alla funzionalità, alla riduzione del dolore e alla ripresa della forza.

Inoltre durante l’artroscopia e’ possibile valutare ed eventualmente trattare anche altre strutture articolari.

Dunque per quanto mi riguarda non ho nessun dubbio: artroscopia batte intervento a cielo aperto 8 a 0.

Anzi no, 8 a 1:  il fronte dei costi sembrerebbe a vantaggio della riparazione open!
Ma ne vale la pena?

4 thoughts on “Lesioni della cuffia dei rotatori: riparazione open vs artroscopia – Vincenzo Guarrella”

  1. Buonasera , ho rotto completamente la cuffia dei rotatori con la lesione del sovra spinato e sotto spinato e lo spostamento verso l’alto della testa dell’omero (la risonanza magnetica lo dimostra) , pratico motocross , pensa che con questa operazione possa riprendere la funzionalità completa della spalla ? , in quanto tempo? .
    Ora , in attesa di una decisione continuo gli allenamenti utilizzando un normale tutore per la spalla senza tante difficoltà ,. L’infortunio mi è successo a Giugno.
    la ringrazio anticipatamente.

    1. Buongiorno, se i tendini non sono molto degenerati ci sono buone possibilità che possa recuperare completamente la funzionalità. Se lo desidera mi scriva una email a info@vincenzoguarrella.it per programmare una visita per valutare le possibilità.

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